Dopo un capodanno da urlo, oggi ho ripreso l’attività in “prima linea” con un bellissimo intrattenimento durante un aperitivo che mi ha chiesto una mamma per una decina di bambini. Una cosa all’apparenza semplice (anche se quando hai uno spazio praticamente nullo e quasi 3 ore di tempo da gestire, niente è facile) ma sono felicissima perché io e i bimbi eravamo un tutt’uno e il tempo è volato. Mi sono divertita un sacchissimo e la soddisfazione più grande sono stati i complimenti della mamma che mi ha scelta tra tante per “l’approccio” che ho avuto nel contatto con lei. Non c’è nulla da fare, la passione che hai dentro arriva subito, sin dalle prime righe di uno scambio epistolare. Mi chiedono perché non demando. Mi chiedono perché, se ho tante richieste, non mando un piccolo esercito di animatori a fare le feste. La mia scelta di non diventare “agenzia aggressiva” che sforna feste di compleanno, la mia scelta di cercare di seguire più che posso io in prima persona i miei clienti o al massimo con un piccolo gruppo di animatori fidatissimi, forse non è una scelta imprenditorialmente vincente anzi forse per molti è una scelta discutibile ma….. cazzarola ragazzi, puoi insegnare a chiunque a fare delle bellissime feste di compleanno, ma non puoi insegnare come fare a metterci il cuore. Quello è solo nostro e il modo in cui deve battere in ognuno di noi quando fai qualcosa, non puoi insegnarlo
